Descrizione

L’Associazione ha i seguenti scopi:

  1. promuovere il ruolo che spetta agli Enti Locali nella valorizzazione e salvaguardia del territorio e dell’ambiente delle zone tartufigene sia di quelle produttive da conservare che di quelle in declino da migliorare, sollecitando e favorendo l’emanazione di normative nazionali e regionali in materia.
  2. promuovere azioni volte alla tutela del Tartufo di provenienza italiana per le sole specie di cui per Legge è riconosciuta la cavatura e la commercializzazione attraverso la collaborazione con gli Enti Pubblici Territoriali (Comuni o loro Consorzi, Province e Regioni), gli Istituti di Ricerca e Sperimentazione e i Centri Studi, gli Enti del Turismo,  le Associazioni Agricole di categoria e le Associazioni di Commercianti di Tartufo.
  3. organizzare e coordinare le manifestazioni promozionali dedicate al Tartufo consentendo la partecipazione agli Enti associati con spazi adeguati.
  4. promuovere le manifestazioni dei Comuni aderenti e i convegni tecnici per la conoscenza e la valorizzazione dei singoli territori.
  5. valorizzare, in collaborazione con le Associazioni dei cercatori di Tartufi e dei Tartuficoltori, le conoscenze e le pratiche tradizionali della cerca e cavatura del Tartufo attraverso studi, ricerche, inventariazioni, compilazione archivi, attività di formazione e promozione e di tutte quelle buone pratiche ed iniziative che, di volta in volta, saranno individuate come necessarie allo scopo.
  6. promuovere incontri tra le varie Associazioni di cercatori e cavatori e di coltivatori per dibattere i problemi del settore e giungere alla proposta di norme comuni di cavatura e commercializzazione da presentare agli Enti Legislativi preposti.
  7. favorire l’informazione e la formazione per la diffusione della “Cultura del Tartufo” con la pubblicazione di sussidi scolastici, studi tecnici, atti convegnistici, carte e mappe per la zonizzazione tartuficola, carte e guide ad uso turistico, ecc.
  8. favorire l’attività di ricerca scientifica per la soluzione delle problematiche legate alla produzione del Tartufo sia spontanea che coltivata, in collaborazione con il CNR, il Centro Sperimentale di Tartuficoltura di Sant’Angelo in Vado, il Vivaio Forestale Regionale “Selva del Campo” di Campochiaro (CB), il Centro Nazionale Studi Tartufo di Alba, gli Istituti Universitari e i Centri pubblici già in essere e quelli che verranno istituiti.
  9. promuovere iniziative e/o programmi di lavoro che favoriscono la tutela del consumatore, sia per il consumo di Tartufo fresco che dei prodotti derivati coinvolgendo tutti i soggetti, pubblici e o privati, per il raggiungimento di dette finalità.
  10. operare per la individuazione, il riconoscimento e la promozione di marchi di qualità e/o di uso collettivo del Tartufo, per Regioni, Province o Aree vaste tenendone apposito registro.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento: 03-05-2024

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